Ho letto un articolo che mi ha colpito (lo trovate qui). Qualcosa mi è risuonato familiare. La risposta alle domande cosa voglio dalla mia pratica di yoga? a che livello voglio portare i miei allievi? che tipo di esperienza voglio che abbiano e cosa significa yoga avanzato? 

Per me lo yoga non è mai stato un'esperienza solo fisica. La pratica dei miei primi anni è stata prananyama (lo yoga del respiro) e un hatha yoga molto yin. Queste pratiche erano eccellenti per me, alzavano il mio livello di energia e rilassavano il corpo e la mente. Lo stato di benessere era notevole e la pratica della meditazione ha colmato un bisogno che non sapevo di avere e tuttavia era pressante, quello di poter riposare la mente dall'incessante movimento dei pensieri. 

Negli anni successivi ho scoperto la pratica decisamente più intensa dell'Anusara Yoga, che ha risvegliato tutto il mio corpo permettendomi di accedere ad un più alto livello di energia. Anusara yoga mi fa sentire aperta e allo stesso tempo protetta, grazie alla cura negli allineamenti del corpo. Inoltre include e incoraggia la pratica della meditazione, aspetto che per me resta tuttora molto importante. Ma una delle cose che amo dell'Anusara è che mi porta sempre vicino al mio limite, per vederlo, capirlo e superarlo.

Cosa significa quindi lo yoga per me? "Imparare a vivere, amare e ridere è lo scopo dello yoga" dice Swami Niranjananda Saraswati. Lo yoga per me è ciò che porta ad un livello di consapevolezza più alta, ad una maggiore gioia di vivere ed alla possibilità di affrontare più facilmente le difficoltà che la vita normalmente ci riserva. 

Lo sforzo richiesto sul tappetino è un bellissimo viaggio interiore, che ci permette di affrontare le nostre sfide, vedendole come occasioni di crescita e di gioire della nostra espansione, un passo dopo l'altro. 

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